Acciuga o alice.

L'acciuga o alice.

 

Corpo lungo, provvisto di squame, muso breve. Le pinne del petto sono normali. La pinna della coda è a V. L’acciuga si distingue dagli altri per avere la mascella di sotto più corta di quella di sopra.Il colore è verde azzurro, i fianchi e la pancia sono di colore argento, lungo i fianchi c'è una linea marrone. Può essere lunga da 15-18 centimetri fino ad un massimo di 20 centimetri.

 

 

L’acciuga trascorre la sua vita in profondità ma all’arrivo della primavera si approssima in branco  alla costa, andando su banchi sabbiosi per deporre le uova.

 

 

 

 

Le acciughe si pescano da marzo a settembre con rete a strascico,da posta, o con rete da circuizione, calata superficialmente a diversa profondità fra la superficie e il fondo delle secche sabbiose. Meglio con la luna piena che le attira in superficie o attirando le acciughe con sorgenti luminose artificiali, dette lampare e con una congrua pasta di granchi come esca buttata con le mani dal secchio sulle reti.

 

 

 

 

Il valore economico è buono in quanto le carni sono gustose e vengono consumate sia fresche che salate. Con le acciughe desalate e pestate in un mortaio o passate al frullatore si prepara una salsa squisita, analoga al rinomato garum o garon degli antichi romani.

 

 

 

 

In Italia l’acciuga viene chiamata alice quando, essendo giovane, è piccola.
In Liguria viene chiamata generalmente anciua, amarou, anciona, amplona, amplouva, e il novellame di dimensioni fino a 3 cm si chiama gianchettu o bianchetto (dal colore che l’acciuga ha quando è così giovane).
In Veneto viene chiamata anchió oppure sardón.
In Venezia Giulia viene chiamata nini, anciò, sardòn
In Toscana acciuga, alice.

Nelle Marche acciuga, alice, sardela, sardone; argentini, latterini, lilla, magnana, nudini e il novellame paranzoli.

 

In Abruzzo acciuga, alice, argentini e il novellame nudini.
Nel Lazio acciuga, alice.
In Campania acciuga, alice, alice ‘e sperone e il novellame alice annure.
In Puglia aléce, alice, alice de sperone, speronara.
In Calabria alici, aliciàstra, aliciastrùni, mezz’alici e il novellame bianco mangiare, neonata.
In Sicilia, aléce, alice, alìccia, anciva, anciova, ancioja, anciora, masculina, masculinella, masculinu, mascolini e il novellame nunnata, bianchetto, anciovillo.
In Sardegna anciona, angioja, anciova, angiouvitta, aggiuva, azzuva.
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